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Workshop
DOCENTE: Franco GIORGI
Si è laureato in Scienze Biologiche all’Università di Pisa discutendo una tesi di neurofisiologia sulla conduzione sinaptica. Nel 1975 ha conseguito il Ph.D in Epigenetica presso la Università of Edimburgo (Scozia). Ha compiuto numerosi soggiorni sia in Inghilterra (Oxford) che negli Stati Uniti (Oregon e Massachusetts) in qualità di Post-doctoral fellow e Visiting Professor. Dal 1990 al 2010 è stato Professore Ordinario di Biologia Applicata alle Scienze Mediche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Ha studiato aspetti morfo-funzionali dello sviluppo embrionale con particolare riferimento ai processi di acidificazione lisosomiale, attivazione recettoriale e degradazione proteolitica. Dal 2010si occupa di Biosemiotica ed è membro della redazione di Biosemiotics.
Il seminario sarà sul seguente libro:
Un mondo di relazioni di Franco Giorgi, Tangram Edizioni Scientifiche.
Questo libro propone un percorso di riflessione sulla natura della conoscenza umana e sui valori che ad essa si associano. Ci si chiede che cosa costituisca spiegazione e, in che misura, questa differisca dal significato. Conoscere implica, prima di tutto, confrontarsi con l’esperienza, ma perché l’esperienza possa diventare fonte di conoscenza è necessario che si correli con il mondo degli osservabili. A sua volta ogni relazione così concepita consente di spiegare la ricorrenza degli eventi osservati solo se mediata dalla misura. Se queste condizioni sono soddisfatte, è allora possibile stabilire quali eventi abbiano valore causale e quali, invece, costituiscano i relativi effetti. Il rapporto causale così definito permette di interpretare una vasta gamma di fenomeni naturali e di descriverne le ricorrenze in forma di legge. Da questa gamma sono però esclusi i sistemi viventi per i quali è difficile spiegare in termini causali l’apparente tendenza verso un fine. Se la teleonomia del vivente è ridotta alle sole proprietà causali degli elementi costitutivi diviene praticamente impossibile dar conto dell’emergenza della sua intrinseca complessità. La spiegazione funzionale rimedia, in parte, ad alcune delle lacune della spiegazione causale, ma non riesce a giustificare né l’origine della forma né quella dell’informazione da cui deriva.
Per rimediare a questi limiti e riguadagnare il ruolo del significato del fenomeno vivente, il libro propone di affrontarne lo studio in termini semiotici. Il vivente può essere così compreso in funzione della sua capacità di porsi in relazione esplorativa con l’ambiente, piuttosto che essere semplicemente governato dalle regolarità del mondo oggettuale. In queste condizioni, non è più l’asimmetria tra cause ed effetti a spiegare il decorso temporale del suo divenire, ma la sua naturale tendenza a creare vincoli di reciproca dipendenza con l’ambiente esplorato.
CALENDARIO DELLE CONFERENZE
2022 Novembre – Dicembre 15
2023 Gennaio – Febbraio – Marzo – Aprile –